MEDICINA INTEGRATA A GENOVA
Cosa è la medicina integrata
La medicina integrata è un intimo connubio tra la medicina accademica e la medicina complementare e pertanto offre ciò che di più avanzato ha la medicina accademica, cui si aggiungono quei presidi della medicina complementare volti al miglioramento della qualità di vita del paziente, alla riduzione degli effetti collaterali delle terapie, alla sua partecipazione attiva al processo della propria salute. Questo promuove dignità e benessere e una visione olistica del soggetto malato
L’obbiettivo della medicina integrata è la qualità di vita del paziente intesa come benessere.
La medicina “razionale” risale a Ippocrate (IV secolo aC) e nasce come medicina olistica. Per Ippocrate al centro delle cure è l’uomo e non la malattia, come invece era proposto dalla scuola rivale di Cnido, con una concezione riduzionistica, simile alla visione attuale della medicina. Tra i primi in Europa a proporre il termine di Medicina Integrata è stato il professor Volker Diehl, che nel suo articolo di revisione ne spiega ampiamente la razionale e le motivazioni che lo hanno portato ad abbracciarla. Volker Diehl è stato uno dei più grossi studiosi moderni della patogenesi e della cura del linfoma di Hodgkin.
Si crea quindi una medicina centrata sulla persona, in grado di ridurre gli effetti collaterali delle terapie, che permette al paziente di partecipare attivamente al processo della propria salute.
Come abbiamo iniziato ad occuparci di Medicina Integrata
Gli interventi di medicina integrata a cura dell’Associazione Antonio Lanza a Genova sono iniziati nel 2000 con la sperimentazione di azioni di Arteterapia. Nel 2005, si è strutturato il Progetto Magnolia con il laboratorio “Nel tuo percorso..una Sosta” presso il Day Hospital della Divisione di Ematologia II (pad.6) dell’Ospedale San Martino di Genova.
Grazie alla collaborazione del Dott. A. Bacigalupo e la sua equipe si è passati successivamente ad inserire l’intervento dell’Arteterapia all’interno del Centro Trapianti (dove, in regime di isolamento si svolge il trapianto) “Progetto Magnolia” e all’interno di un’equipe multidisciplinare per la qualità della vita in ospedale.
Visti i risultati riportati dagli stessi pazienti, anche attraverso l’uso di questionari, l’Associazione Antonio Lanza ha potuto intensificare e coprire un numero sempre maggiore di pazienti. Il progetto all’interno del day hospital “Nel tuo percorso..una Sosta” è stato caratterizzato da sedute di Arteterapia di gruppo con frequenza settimanale, all’interno del quale sono stati accolti pazienti in trattamento o in attesa di trapianto ed i loro familiari; il “Progetto Magnolia” che ha seguito i pazienti durante il trapianto prevedeva invece sedute settimanali individualizzate di Arteterapia supervisionate dalla Dott.ssa Paola Luzzatto in connessione con l’esperienza svoltasi al Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York (1995) e di Fisioterapia. Entrambi i Progetti sono stati realizzati ed i trattamenti svolti da Alessandra Agnese (Arteterapeuta e membro Apiart, Ass. It. Arteterapeuti)
E, per la parte di Fisioterapia da, Simona Marsili (Fisioterapista, iscritta A.I.F.I.)
Nel 2005 abbiamo sperimentato con successo anche la Musicoterapia e la Fisioterapia in ambiente ospedaliero, con i pazienti ematologici ed i loro parenti. L’obbiettivo principale dei trattamenti congiunti di Arteterapia, musicoterapia e Fisioterapia consiste ancora oggi nel sostegno a livello psicofisico e psico-emotivo dei pazienti ricoverati in regime di isolamento, per accompagnarli nei vissuti che caratterizzano il difficile percorso del trapianto di midollo osseo.
Il counseling e la fisioterapia respiratoria sono stati inseriti rispettivamente nel 2010 e nel 2013. Nel primo caso, la fisioterapia respiratoria è stata richiesta dal Prof. Andrea Bacigalupo, primario del Reparto di Ematologia nell’Ospedale San Martino, ed indirizzata ai pazienti ematologici. Consiste nella preparazione della gestione del respiro prima del trapianto e nel corso della degenza. Insegna alle persone a gestire il respiro per ottimizzare le risorse. Il counseling, può essere definito come un processo di interazione fra due persone, Counselor e cliente, in cui il Counselor sostiene il cliente nel processo di consapevolezza, nel contattare i propri bisogni e risorse, nello sperimentare nuove possibilità di comportamento. Il Counseling, quindi, è un insieme di abilità, atteggiamenti e tecniche per aiutare la persona ad aiutarsi, attraverso la relazione.
Siamo partiti nel gennaio del 2014 grazie al professor Edoardo Rossi e alla ASL 3 di Genova con l’utilizzazione della medicina integrata nei pazienti con malattie croniche debilitanti immuno-mediate, classificate come patologie rare. Il presupposto è che la medicina integrata sia particolarmente utile in questi pazienti poiché essi hanno quasi sempre, per molteplici ragioni, una qualità di vita insoddisfacente. La complessità del quadro clinico, oltre a ritardare la diagnosi, si associa ad uno stato di prostrazione psicologica per l’incertezza sul proprio futuro e per le difficoltà relazionali con i medici e i familiari. Infatti, in assenza di una diagnosi certa, spesso il paziente è colpevolizzato per il suo stato di “malato” e viene scambiato per ipocondriaco. Anche quando viene raggiunta la diagnosi, le difficoltà per i pazienti non si riducono a causa della mancanza di cure risolutive e scevre da tossicità. Ci troviamo quindi di fronte a pazienti giovani, con malattie croniche fortemente debilitanti e ad altissimo impatto sulla qualità di vita e sul senso di valore personale, con difficoltà relazionali e di rapporti sociali. Su sessantotto di questi pazienti abbiamo associato alla medicina accademica un supporto di medicina complementare con: sedute di ionorisonanza, agopuntura, omeopatia, omotossicologia, shiatsu, psicoterapia, life-coaching, ipnosi negli incontri individuali e di gruppo e una dieta antiossidante/antinfiammatoria. Nella maggior parte di questi pazienti si sono ottenuti benefici sull’andamento della malattia e sul benessere psico-fisico. Abbiamo osservato inoltre un aumento dell’attività fisica, riduzione dei dosaggi e del numero dei farmaci, miglioramento dei rapporti familiari e miglior funzionamento sociale. Tutti gli otto domini del questionario SF36 hanno mostrato un miglioramento statisticamente significativo nel corso del trattamento (2).
Flessibilità mente-corpo
Percorso informativo e pratico per allenare la capacità di autoconoscenza attraverso il Movimento e la gestione della postura.
Mindfulness - La pratica della consapevolezza
Mindfulness è la capacità di accogliere ogni esperienza con la forza della pace mentale e con il coraggio del cuore.
Yoga
Nella pratica yoga proposta, proveniente dalla tradizione Kashmira, si esplora il corpo, il contatto con il suolo e si sentono le reazioni del corpo senza giudicarle.